Il virus di Wuhan: esistono cure efficaci per debellarlo

Promosso dal “Coordinamento 15 Ottobre” (nato subito dopo i fatti al porto di Trieste) si è tenuto a Milano, sabato 20 Novembre, un interessante convegno che ha messo a tema le cure contro il virus di Wuhan.

Scienziati, ricercatori, medici hanno preso la parola per intrattenere il pubblico che – è stato osservato –, deve essere messo in grado di discernere, attraverso una corretta e completa informazione, sia gli effetti prodotti dal virus, sia i modi per contrastarlo.

Tra gli obiettivi del convegno anche il modo per superare la frattura, tra vaccinati e non vaccinati, prodotta nella società dalle scelte del governo. Se si parla, a ragione o a torto, di guerra è bene allora che ogni mezzo debba essere adottato per vincerla.

Di qui l’approfondimento sulle cure esistenti che, se prese in tempo, non solo debellano il virus, ma impediscono che la persona aggredita sia costretta al ricovero in ospedale. Di fatto a Milano s’è costituito un tavolo importante per mettere a confronto luminari preoccupati di contrastare la pandemia e, ovviamente, per arrestarne i deleteri effetti. Hanno preso la parola, tra gli altri, i seguenti medici.

Marco Cosentino, medico, professore ordinario di Farmacologia e direttore del Centro di Ricerca di Farmacologia Medica dell’Università dell’Insubria di Varese.

Giovanni Frajese, endocrinologo e professore associato all’Università di Roma “Foro Italico”

Paolo Bellavite, ematologo ed ex docente di Patologia generale Università di Verona

Alberto Donzelli, specialista in Igiene e medicina preventiva con ruoli dirigenziali nella sanità pubblica e già membro del consiglio superiore di sanità Membro scientifico della Fondazione “Allineare Sanità e Salute”

Patrizia Gentilini, oncologo ed ematologo per anni presso l’ospedale di Forlì

Eugenio Serravalle, pediatra e presidente di Assis (Associazione di studi e informazione sulla salute)

Dario Giacomini, direttore radiologia Arzignano presso USL 8 Vicenza. Fondatore “ContiamoCi”, associazione che riunisce i sanitari che non vogliono aderire alla campagna vaccinale.

Ai lavori hanno anche partecipato Stefania Cappellari, legale del Coordinamento 15 Ottobre; Roberto Perga, presidente del Coordinamento, vigile del fuoco e membro dell’Osa (Operatori sicurezza associati); Dario Giacomini, medico, vicepresidente del Coordinamento e membro di ContiamoCI, il portuale Stefano Puzzer, che ha ringraziato i medici intervenuti per la chiarezza e la trasparenza delle loro informazioni. 

Dal convegno milanese, per ora ignorato dai media mainstream, sono emerse le voci di autorevoli sanitari che hanno rimarcato come siano indispensabili i pareri di studiosi e ricercatori indipendenti. La ricerca su un farmaco non può essere viziata da commistioni tra scienziati e sponsor, tanto più se questi sono interessati a produrre e vendere quel farmaco.

Sintetico e acuto l’intervento della dottoressa Rosalia Chifari Negri, presente in sala, ma non tra i relatori, la quale ha sottolineato «quanto sia importante far riconoscere, analogamente a ciò che avviene in numerosi altri Paesi, l’efficacia e la bontà di terapie sicure ed economiche» e ha tenuto anche a precisare che «il medico deve agire in scienza e coscienza, basandosi sulla letteratura scientifica, nella consapevolezza che nessuno, neppure il Consiglio di stato, può interferire sulla sua opera a beneficio del paziente».

(Nell’immagine il tavolo con i medici intervenuti al convegno di Milano sulle cure anti virus di Wuhan)

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